“Renderò la Siria un’altra grande Stalingrado”: Putin rompe le relazioni con la Turchia?

All’ambasciatore turco: “Puoi dire a Erdogan di andare all’inferno con i suoi terroristi dell’Isis e i suoi alleati sauditi che non sono meno crudeli di Adolf Hitler”

da Home Pageal manar

04-08-2015

Link: http://www.almanar.com.lb/english/adetails.php?fromval=1&cid=22&frid=22&eid=224398
[Trad. dall’inglese per ALBAinformazione di Francesco Guadagni]

Fidel Putin
Il presidente russo Vladimir Putin ha rotto i protocolli diplomatici ed ha personalmente convocato l’ambasciatore turco a Mosca, Ümit Yardim, e lo ha avvertito che la Federazione russa è intenzionata a rompere le relazioni diplomatiche, immediatamente, a meno che il presidente turco, Recep Tayyip Erdoğan fermi il supporto ai terroristi dell’Isis in Siria, dove la Russia mantiene la sua ultima base navale nel Mediterraneo. Lo ha riferito la FNA.
Il sito web di notizie di AWD, citato da Moscow Times, ha segnalato che il presidente russo, presumibilmente, ha avuto una discussione con Yardim, criticando la politica estera turca e il suo ruolo malevolo in Siria, Iraq e Yemen sostenendo i terroristi di al-Qaeda. Il colloquio è poi degenerato con l’ambasciatore turco in una polemica feroce.
Anche il sito web Repubblican ha riferito che, secondo le informazioni  ottenute dal Moscow Times, l’incontro tra Putin e l’ambasciatore turco è stato pieno di  risentimento reciproco con Yardim che ha respinto tutte le accuse russe, dando la colpa alla Russia per la guerra civile prolungata in Siria.
«Puoi dire al tuo presidente dittatore che può andare al diavolo con i suoi terroristi dell’Isis e renderò la Siria un’altra grande Stalingrado per Erdogan e i suoi alleati sauditi che non sono meno crudeli di Adolf Hitler», ha risposto Vladimir Putin, dopo 2 ore discussione ed aver messo alla porta l’emissario turco.
Putin ha continuato dicendo che il suo paese non abbandonerà il legittimo governo siriano e collaborerà con i suoi alleati, in particolare Iran e Cina, per trovare una soluzione politica alla guerra interminabile in Siria.
Pubblicato in Attualità, Internazionale

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