25 dicembre 2023. Santo Natale delle stragi. “Ma cosa avete al posto del cuore?”

Se cercate Gesù, lo trovate a Gaza, sotto le macerie, insieme agli oltre 8’000 [oggi probabilmente 10’000] bambini morti da inizio conflitto

«La storia non perdonerà gli indifferenti.
E noi non saremo tra quelli»
Miguel Díaz-Canel, Presidente di Cuba

 

Da tempo ormai immemorabile noi “cristiani” a Natale abbelliamo gli arredi  del capitalismo internazionale. Il Natale è una specie di black friday con appiglio religioso in cui le persone spendono i soldi che non hanno, in spazzatura di cui non hanno bisogno. Il tutto travolto  da quello che una volta si chiamava consumismo e oggi sappiamo invece che è ipnosi. Tuttavia in mezzo a quest’orgia priva ormai persino del senso che aveva nel mondo pagano di passaggio nel tempo, rimangono ancora vecchie tradizioni del cristianesimo occidentale e sono sicuro che molti, oltre all’albero luccicante, faranno anche il presepe.

Tratto da Alberto Capece
Adattamento e aggiunte: GFJ
25 dicembre 2023

Gesù Bambino nasce e muore a Gaza

Così sembrerà loro di rappresentare in qualche modo la nascita di Gesù, il viaggio per andarsi a registrare per il censimento di Augusto, la stalla, il bue e l’asino, i pastori e la stella cometa. Tutte invenzioni ovviamente che verranno rispolverate tra un regalo e l’altro, mentre in quella terra arcadicamente rappresentata si sta svolgendo un eccidio di massa di bambini.

Ma che vergogna fare il presepe e non scendere in piazza perché i governi occidentali in mano a decerebrati erodi di turno, non cercano  nemmeno una tregua all’eccidio quotidiano  e anzi favoriscano uno sterminio che oggi è arrivato probabilmente a 20-30 mila persone: in grande maggioranza donne e bambini.

Essere bambini in Palestina

Tutti felici e inebetiti di fronte a un presepe che li rappresenta non come umani, ma sotto forma di pecore. Che nemmeno sono in grado di belare nella fissità della rappresentazione della nascita di quello che i cristiani pensano che sia il figlio di Dio.

Quest’anno tutte le Chiese cristiane di Betlemme non celebreranno il Natale come di consueto, ci saranno funzioni religiose e preghiere ma senza festeggiamenti e luci, mentre da noi impazzano le finzioni religiose o pseudo tali con il cow-boy di renne che va sulla sua slitta con tutta la volgarità che sa esprimere il mondo da cui proviene.

Presepe palestinese

Betlemme è il luogo di nascita storico di Gesù e i cristiani credono che il “salvatore del mondo” sia nato nella povertà e in un’umile stalla a Betlemme, in una città che oggi è nel territorio palestinese occupato della Cisgiordania.

Invece dell’Impero Romano, e delle sue poche truppe in gran parte formate da Assiri ovvero da siriani, ora abbiamo gli Stati Uniti e la loro guarnigione israeliana armata dagli stessi, con tutta la differenza di civiltà che questo comporta.  In realtà si tratta di un’atroce e opportunistica intensificazione del genocidio per cancellare la Palestina e i palestinesi dalla mappa geografica. Gli israeliani hanno ammesso questo obiettivo: il genocidio al rallentatore dei palestinesi che va avanti da decenni con il consenso americano ed europeo (sotto la maschera di un processo di pace e di fornitura di aiuti umanitari) è ora orribilmente accelerato. Non c’è più finzione adesso. Ed è scioccante quanto sia palese e sfacciato questo obiettivo che viene perseguito senza alcuna obiezione da parte dei governi occidentali, mentre ogni giorno la mattanza viene trasmessa in televisione come se fosse normale o scusabile.

Fosforo su Betlemme, non stelle comete

La valorizzazione di Israele da parte dell’amministrazione Biden per la creazione delle cosiddette zone sicure è una copertura cinica e nauseante per l’omicidio di massa.

«Se questo esercito, che massacra 9000 bambini, non è un esercito cloaca, quale esercito potrebbe mai esserlo? Se questo governo, che massacra 9000 bambini, non è un governo fogna, quale governo potrebbe mai esserlo? Quale, se non questo?»

Alessandro Orsini, professore di sociologia del terrorismo alla LUISS, fondatore e direttore dell’Osservatorio sulla sicurezza internazionale

Gli Stati Uniti, l’Unione Europea e i media occidentali sono tutti complici di questa cinica farsa. Il genocidio quotidiano da parte di Israele senza alcuna significativa obiezione pratica da parte delle potenze occidentali e dei loro media asserviti è un abominio. E tuttavia si ha il coraggio di festeggiare il Natale e l’ipocrisia di alcuni di fare persino il presepe, sapendo che se mai fosse vera quell’antica storia il bambinello sarebbe stato bombardato con il fosforo.


Diteci, in tutta verità, qual è la vostra insana strategia e soprattutto cosa avete al posto del cuore?

Nelle righe che seguono è assunta quale base di riflessione la coraggiosa analisi[1] della tragedia di Gaza da parte del politologo americano di scuola realista, John J. Mearsheimer.

di
Fonte: 

Solo un cupo cinismo che rispecchia l’esecrabile deficit di etica umana che permea una società asservita a una capillare manipolazione consente di obliterare l’immensità dei crimini contro l’umanità che Israele (e personalmente i singoli membri del governo/esercito israeliani) continuano a commettere a Gaza contro persone inermi, uomini, donne e bambini, che muoiono sotto le bombe della sola “democrazia del Medio Oriente“, come i media al libro paga amano definire lo Stato Ebraico dell’Apartheid. Ciò che si dipana ogni istante sotto lo sguardo impotente del mondo eticamente evoluto costituisce un massacro deliberatamente pianificatoInsondabile è la profondità della tragedia umanitaria che si abbatte sul corpo di persone innocenti[2]. Che tale condotta cada o no sotto la definizione di genocidio è una questione che va lasciato ai legulei giustificazionisti.

Di certo non saranno queste parole di esecrazione a fermare i responsabili di tali atrocità, impermeabili come sono a ogni umana empatia. La storia, tuttavia, resta implacabile, ogni accadimento viene registrato e alla fine rimbalza. Sebbene oggi appaia improbabile, non si può tuttavia escludere che i criminali impuniti vengano un giorno tradotti sul banco degli imputati.

In ogni caso, se non a quello degli uomini essi dovranno rispondere delle loro nefandezze al tribunale della storia. A quel punto, insieme agli aguzzini, vedremo allungarsi le ombre dei loro complici, in prima fila le oligarchie americane che tollerano tutto ciò e a seguire quelle europee (e nella sua nota posizione del missionario anche quella italiana). A fianco di costoro vedremo quindi sfilare la schiera degli indifferenti, non certo caratterizzata da umana partecipazione, che farà i conti con la lacerazione della coscienza o quel che di essa sarà rimasto.

Resta dunque imperativo che il pensiero di chi si ostina a voler appartenere al genere umano non si confonda con la complicità degli indifferenti cosicché, quando in futuro gli storici volgeranno lo sguardo inorridito sul nostro tempo, potrà almeno apprezzare la differenza.

Presidente Díaz-Canel sobre Palestina:
«La historia no perdonará a los indiferentes, y no estaremos entre ellos»

Lo Stato Ebraico – con il fondamentale sostegno politico e militare degli Stati Uniti (dove le potenti lobby pro-Israele controllano media e politica[3]) e l’usuale copertura dei vassalli europei – commette ogni istante crimini di pace e di guerra contro civili palestinesi (70% donne e bambini), senza nemmeno ottenere apprezzabili risultati contro il terrorismo. Del resto, solo i deboli di mente (o i corrotti) possono credere che esso si combatta massacrando civili innocenti e distruggendo città popolate da milioni di persone. È banale rilevare che rabbia e brama di vendetta cresceranno a dismisura tra i sopravvissuti.

I politici israeliani confessano candidamente di essere indifferenti al rischio di fare vittime civili. Secondo il portavoce dell’IDF (10 ottobre[4]),”l’enfasi è sul danno, non sulla precisione”, mentre il ministro della Difesa, Yoav Gallant, precisa: “non abbiamo restrizioni, uccideremo con ogni mezzo tutti coloro contro cui combattiamo”.

Secondo la stampa israeliana “i bombardamenti a Gaza sono una fabbrica di omicidi di massa di civili innocenti[5], che aggiunge “l’esercito israeliano non ha freni, i dati mostrano uccisioni senza precedenti[6]“. Secondo il New York Times (novembre 2023) “I civili a Gaza vengono uccisi dal fuoco israeliano a un ritmo storicamente inaudito[7]“. Persino il mite Segretario Generale delle N.U., Antonio Guterres, afferma: “Stiamo assistendo a un massacro di civili che non ha precedenti dal tempo della mia nomina, nel gennaio 2017 (e sarebbe potuto andare assai più indietro!)[8]“.

Un ulteriore obiettivo di Israele che appartiene alla categoria della vendetta o pulizia etnica, non certo della lotta al terrorismo, è quello di affamare la misera popolazione palestinese, limitando l’ingresso a Gaza di cibo, carburante, gas per cucinare, medicine, e i risultati si vedono: l’assistenza medica è pressoché impossibile per gli oltre 50.000 civili feriti, anche molto gravi, al punto che persino i bambini (e ci si spezza il cuore al solo pensarci) vengono talora operati senza anestesia! Israele però non si limita a impedire gli approvvigionamenti per i pochi ospedali rimasti, ma li bombarda direttamente, ambulanze e pronto-soccorsi inclusi.

Risuonano poi umanamente sinistre le parole del citato ministro della cosiddetta Difesa, sempre lui Yoav Gallant (9 ottobre): “Ho ordinato un assedio totale a Gaza. Niente elettricità, cibo e carburanti, tutto chiuso. Stiamo combattendo animali umani e operiamo di conseguenza[9]“. Dietro (le minime) pressioni internazionali, Israele ha consentito qualche rifornimento, ma le quantità sono così esigue che secondo le Nazioni Unite: “metà della popolazione sta morendo di fame[10] e nove famiglie su dieci trascorrono giorni interi senza cibo[11]“.

Israele propone costantemente una narrativa piena di menzogne. Per tale ragione non siamo sorpresi quando vediamo che i responsabili dei crimini commessi a Gaza sono gli stessi che evocano come un ritornello gli orrori dell’Olocausto (v. in merito: L’industria dell’Olocausto, Norman Finkelstein). Secondo Omar Bartov e altri eminenti israeliani studiosi dell’Olocausto, è ormai evidente che “Israele punta al genocidio[12]“. Sia chiaro, a scanso di equivoci, che Israele e la sua orrifica strategia di distruzione della Palestina non ha a che fare né con la religione né con l’etnia ebraica. Razzismo e antisemitismo (che dovremmo semmai chiamare antigiudaismo) dovrebbero essere stati relegati per sempre alla spazzatura della storia.

I leader israeliani qualificano tutti i palestinesi “bestie umane, orribili animali disumani[13]“. Secondo il presidente israeliano, Isaac Herzog, “non solo Hamas, ma è l’intera nazione palestinese, là fuori, a essere responsabile[14]“. Il New York Times riporta che l’intero sistema politico israeliano vuole “la cancellazione di Gaza[15]. Un ex generale dell’IDF afferma che “Gaza deve diventare un luogo in cui nessun essere umano potrà mai più vivere[16]” e aggiunge che “gravi epidemie nel sud della Striscia faciliteranno la vittoria[17]”. Un ministro israeliano, pur anche si presume in un momentaneo stato alterato, ma non tuttavia un isolato estremista, suggerisce di sganciare su Gaza un ordigno nucleare[18].

I palestinesi ricordano con orrore indelebile la Nakba del 1948 e gli israeliani (nelle parole del ministro dell’Agricoltura[19]) avrebbero in mente di riproporla nel 2023, a Gaza e in Cisgiordania[20]. Un’ulteriore, agghiacciante evidenza dell’abisso morale in cui è sprofondata la società israeliana è costituita da un video di bambini che celebrano in una canzone la distruzione di Gaza: “Entro un anno annienteremo tutti e torneremo così ad arare i nostri campi[21]“.

Israele non si limita a uccidere, ferire e affamare il popolo palestinese, perché ne distrugge anche le case e le infrastrutture critiche, moschee, scuole, siti storici, biblioteche, edifici governativi, luoghi di cura[22]. Al 1° dicembre 2023, l’IDF aveva sinistrato o distrutto almeno 100.000 (centomila!) edifici, interi quartieri ora ridotti in macerie[23]. Oltre il 90% dei 2,3 milioni di palestinesi di Gaza sono stati cacciati dalle loro case[24]. La NPR[25] rileva che Israele intende cancellare l’intero patrimonio culturale palestinese a Gaza: “più di cento siti sono già stati demoliti[26]“.

Israele poi umilia pubblicamente gli uomini arrestati. I soldati israeliani li obbligano a restare in mutande, li bendano e li espongono al pubblico nei loro quartieri, facendoli sedere in gruppo sul marciapiede o sfilare per le strade, prima di chiuderli in prigione per qualche tempo e poi rilasciarli, non avendo essi nulla a che vedere con Hamas[27].

Gli israeliani uccidono e massacrano perché possono contare sul perenne e incondizionato sostegno degli Stati Uniti, che con il veto impediscono l’approvazione di risoluzioni del Consiglio di Sicurezza delle N.U. a favore del cessate il fuoco e che forniscono a Israele le armi per condurre in porto questo massacro[28]. Secondo il generale israeliano, Yitzhak Brick: “Tutti i missili, munizioni, bombe di precisione, aerei e via dicendo sono statunitensi. Se gli Usa lo volessero, con la fine dei rifornimenti cesserebbero anche i massacri. Punto[29].” L’amministrazione Biden invece accelera l’invio di munizioni a Israele, aggirando le normali procedure sulle esportazioni di armi[30].

L’attenzione mediatica è al momento concentrata su Gaza, sebbene non a sufficienza. Giornali e TV obliterano infatti le drammatiche immagini di distruzione e massacri di esseri umani (bambini compresi) sepolti sotto le macerie. Da qualche giorno inoltre relegano tali atrocità al fondo pagina o ne riferiscono solo sotto il profilo politico, omettendo di riferire che altre migliaia di persone rischiano di morire nei prossimi giorni (Israele ne ha già uccise quasi 20.000), mentre tutti i 2,3 milioni di abitanti di Gaza rischiano di essere cacciate verso l’Egitto o altrove, per passarvi il resto della vita da rifugiati. Questo appare invero l’intento di Israele.

Occorre però non perdere di vista ciò che accade anche in Cisgiordania. I coloni israeliani, in coordinamento con l’esercito, continuano a uccidere palestinesi innocenti e a rubare loro casa e terra. In un articolo apparso sulla New York Review of Books, David Shulman riferisce di una conversazione con un colono che riflette la dimensione morale del comportamento israeliano verso i palestinesi. “è vero quello che stiamo facendo a queste persone è disumano”, ammette candidamente il colono, “ma se ci pensate bene, tutto è dipeso da Dio, che ha promesso questa terra agli ebrei, e solo a loro[31]“.

In buona sostanza, il governo israeliano si comporta allo stesso modo, violando sistematicamente il diritto umanitario, sia a Gaza che in Cisgiordania. Secondo Amnesty International (che normalmente sostiene Israele), vi sono prove schiaccianti che i prigionieri palestinesi, spesso arrestati con futili pretesti, vengono regolarmente torturati o sottoposti a trattamenti degradanti “dalla sola democrazia esistente in Medioriente”[32]. Ecco perché non dovrebbe sorprendere che alcuni preferiscono le autocrazie.

Diteci, in tutta verità, qual è la vostra insana strategia e soprattutto cosa avete al posto del cuore?

Mentre in molti paesi al mondo milioni di persone scendono in piazza contro le atrocità commesse da Israele e avallate dal governo statunitense, eleviamo anche noi un grido di rivolta e insieme di indicibile dolore per i crimini che a Gaza non sembrano aver fine. E al nodo che ci prende alla gola si accompagna una domanda che vorremmo porre a coloro che possono mettere fine a questi orrori:

«diteci, in tutta verità, qual è la vostra insana strategia e soprattutto cosa avete al posto del cuore?»

Note:

[1] https://mearsheimer.substack.com/p/death-and-destruction-in-gaza?utm_source=post-email-title&publication_id=1753552&post_id=139711017&utm_campaign=email-post-title&isFreemail=true&r=13lc4d&utm_medium=email

[2] https://jstreet.org/press-releases/moment-of-truth-for-israels-government/

[3] J. Mearsheimer e S. Walt, La politica estera degli Stati Uniti e le lobby israeliane, Ed. Asterios, 2023

[4] Both quotes can be found in: https://www.haaretz.com/israel-news/2023-12-09/ty-article-magazine/.highlight/the-israeli-army-has-dropped-the-restraint-in-gaza-and-data-shows-unprecedented-killing/0000018c-4cca-db23-ad9f-6cdae8ad0000

[5] Both quotes can be found in: https://www.haaretz.com/israel-news/2023-12-09/ty-article-magazine/.highlight/the-israeli-army-has-dropped-the-restraint-in-gaza-and-data-shows-unprecedented-killing/0000018c-4cca-db23-ad9f-6cdae8ad0000

[6] https://www.haaretz.com/israel-news/2023-12-09/ty-article-magazine/.highlight/the-israeli-army-has-dropped-the-restraint-in-gaza-and-data-shows-unprecedented-killing/0000018c-4cca-db23-ad9f-6cdae8ad0000

[7] https://www.nytimes.com/2023/11/25/world/middleeast/israel-gaza-death-toll.html

[8]  https://www.un.org/sg/en/content/sg/press-encounter/2023-11-20/secretary-generals-press-conference-unep-emissions-gap-report-launch

[9] https://www.timesofisrael.com/liveblog_entry/defense-minister-announces-complete-siege-of-gaza-no-power-food-or-fuel/

[10] https://www.bbc.com/news/world-middle-east-67670679

[11] https://www.nytimes.com/2023/12/11/opinion/international-world/us-government-gaza-humanitarian-aid.html

[12] https://www.nytimes.com/2023/11/10/opinion/israel-gaza-genocide-war.html

[13] https://www.youtube.com/watch?v=Fr24GcCDgyM

[14] https://news.yahoo.com/israeli-president-says-no-innocent-154330724.html#:~:text=“It%20is%20an%20entire%20nation,It%27s%20absolutely%20not%20true.

[15] https://www.nytimes.com/2023/11/15/world/middleeast/israel-gaza-war-rhetoric.html

[16] https://mondoweiss.net/2023/11/influential-israeli-national-security-leader-makes-the-case-for-genocide-in-gaza/

[17] https://www.nytimes.com/2023/11/15/world/middleeast/israel-gaza-war-rhetoric.html

[18] https://www.timesofisrael.com/far-right-minister-says-nuking-gaza-an-option-pm-suspends-him-from-cabinet-meetings/

[19] https://www.haaretz.com/israel-news/2023-11-12/ty-article/israeli-security-cabinet-member-calls-north-gaza-evacuation-nakba-2023/0000018b-c2be-dea2-a9bf-d2be7b670000

[20] https://mondoweiss.net/2023/10/israeli-think-tank-lays-out-a-blueprint-for-the-complete-ethnic-cleansing-of-gaza/

[21] https://electronicintifada.net/blogs/ali-abunimah/watch-israeli-children-sing-we-will-annihilate-everyone-gaza

[22] https://www.middleeasteye.net/news/israel-palestine-war-gaza-public-library-destroyed-bombing

[23]  https://www.bbc.com/news/world-middle-east-67565872#

[24] https://www.cbsnews.com/news/israel-gaza-attacks-north-south-us-veto-un-ceasefire-resolution/

[25] National Public radio (Usa)

[26]https://www.npr.org/2023/12/03/1216200754/gaza-heritage-sites-destroyed-israel

[27]https://www.wsj.com/world/middle-east/israel-says-groups-of-hamas-militants-surrendered-amid-gaza-fighting-7891bc22

[28] https://www.timesofisrael.com/us-vetoes-un-security-council-resolution-demanding-immediate-gaza-ceasefire/

[29] https://www.jns.org/biden-is-the-primary-obstacle-to-israeli-victory/

[30] https://www.nytimes.com/2023/12/09/world/middleeast/us-israel-tanks-ammunition.html

[31] https://www.nybooks.com/articles/2023/12/21/a-bitter-season-in-the-west-bank-david-shulman/

[32] https://www.amnesty.org/en/latest/news/2023/11/israel-opt-horrifying-cases-of-torture-and-degrading-treatment-of-palestinian-detainees-amid-spike-in-arbitrary-arrests/

Pubblicato in Attualità, Internazionale

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