Aleida Guevara ha interrotto il suo ritorno a Cuba dopo una visita di solidarietà in Asia e ha fatto una tappa intermedia in Libano per onorare i martiri del canale panarabo Al Mayadeen.
Tra pioggia e clima invernale, la dottoressa internazionalista è arrivata ieri a casa della giornalista Farah Omar, non come figlia dell’eroico guerrigliero Ernesto Che Guevara ma “come madre cubana che difende i suoi figli“.
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Fino al villaggio montano di Mashghara, nella regione occidentale della Bekaa, l’ambasciatrice per il diritto al ritorno dei palestinesi ha offerto il suo abbraccio ai parenti di Farah, uccisa insieme al cameraman Rabih Al-Maamari e al collaboratore Hussein Aquil la settimana scorsa in un attacco israeliano nel sud del Libano.
Con le lacrime agli occhi e la voce rotta, Aleida non ha esitato a denunciare i crimini israeliani e ha invitato a mantenere vivo lo spirito di resistenza di Farah, che ha descritto come l’orgoglio dei loro giovani.
“Sono qui come cubana, non possiamo rimanere in silenzio di fronte a questo genocidio, nessuno ha il diritto di porre fine ai sogni dei nostri figli“, ha detto.
lSegnata dal dolore per la perdita familiare, l’internazionalista ha trasmesso un messaggio di forza e ha assicurato ai genitori e ai fratelli della giovane giornalista: “Siate orgogliosi, Farah ha fatto il suo dovere ed è un esempio“.
Farah, come suggerisce il suo nome arabo, era la gioia, l’affetto, la versatilità e il carisma della famiglia, ha detto il padre Hisham Omar, che ha mostrato gratitudine per tanti riconoscimenti alla figlia.
Gli israeliani temevano la voce di Farah e Al Mayadeen, erano mortificati dalla copertura e nel loro tentativo di metterlo a tacere li hanno prima censurati e non hanno finito finché non hanno attaccato una delle sue squadre nel sud, ha detto.
Dopo aver assassinato Farah, ha detto, i sionisti sono riusciti solo a rendere Al Mayadeen il canale più impegnato nella copertura dei diritti dei palestinesi.
Aleida Guevara con i genitori di Farah
All’incontro era presente il capo della missione diplomatica di Cuba, Jorge León, che ha espresso la solidarietà e il sostegno del popolo e del governo delle Antille alla famiglia di Farah e alla rete Al Mayadeen.
Durante la visita, a cui ha partecipato anche Prensa Latina, Aleida Guevara ha deposto una corona di fiori sulla tomba di Farah, situata nel locale cimitero dei martiri della Resistenza libanese.
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Oggi la piattaforma multimediale terrà un tributo ufficiale ai martiri Farah e Rabih, così come al collaboratore Hussein Aquil, e durante la cerimonia Aleida Guevara terrà un discorso a nome dei cubani.
Martedì scorso, Farah, Rabih e Hussein sono stati presi di mira da un drone israeliano in un bombardamento sulla città di Tayr Harfa, mentre coprivano gli eventi nel sud del Paese.
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