Ciao “Gallega”, ambasciatrice-militante e amica (+ FOTO)

È di questi giorni la triste notizia della scomparsa all’Avana, sua adorata città, di Ana Maria Rovira, detta la “Gallega” per le sue origini spagnole.

È stata ambasciatrice della Repubblica di Cuba in Svizzera dal 2002 al 2006, se la memoria in questo triste momento non m’inganna. Noi l’abbiamo conosciuta da vicino, perché sempre  vicina al nostro lavoro di solidarietà lei voleva stare. Con lei abbiamo avuto un rapporto speciale e unico, perché, come ripeteva sempre : “Io, prima che ambasciatrice, sono militante”. E lo era davvero, in ogni sua azione, in tutti i suoi comportamenti umani e politici: prima di tutto veniva la militanza! Lei sì che sapeva essere dura senza mai perdere quella tenerezza di donna militante, comunista, giusta, autentica. Sapeva essere dura perché ci credeva veramente alla causa della Revolución, della solidarietà con i popoli oppressi. Odiava le ingiustizie e gli opportunisti, perché, come diceva il Che, “un popolo senza odio non può vincere un nemico brutale”. Ma sapeva essere dolce, quando si vinceva una piccola o grande battaglia e condivideva la sua gioia con noi. Ore ho trascorso con lei al telefono, perché la Gallega era modesta, umile, rivoluzionaria, intelligentissima e doveva condividere le sue perplessità, la sua rabbia, le sue gioie con qualcuno di cui si fidava. Insegnava senza imporsi mai e ascoltava sempre. Pochi sanno ascoltare, tutti vogliono solo insegnare ed imporsi.

È una grande perdita, Cuba e il mondo hanno bisogno di donne come lei, il movimento di solidarietà oggi è un po’ più orfano, sprovveduto, confuso. La Gallega non recitava mai, non declamava, non usava sterili slogan ripetuti a memoria. Lei era davvero sempre capace di sentire nel più profondo qualunque ingiustizia commessa contro chiunque in qualunque parte del mondo e si accalorava davanti alle fandonie del nemico e all’inconsistenza di altri.

Ana María, senza una donna come te, oggi siamo più soli, molto più tristi di prima, ma non ti lasceremo mai sola idealmente, così come abbiamo cercato di fare quando tu eri qui, perché tu non ce lo permettevi, ci cercavi, tu eri sempre presente nel nostro umile lavoro di militanza. Eri una di noi.

Ciao Gallega, compagna ambasciatrice-militante, amica e sorella.

Che la terra ti sia lieve, questa terra meravigliosa di Rivoluzione che hai tanto amato e alla quale hai dedicato tutta la tua vita, sempre, senza compromessi.

¡Hasta la victoria siempre!

Federico
Associazione Svizzera-Cuba, Sezione Ticino

 

Pubblicato in Attualità, Cuba, Internazionale, Svizzera

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