Coloro che ripetono che il blocco USA a Cuba non è vero, né è responsabile dei mali dell’economia cubana, devono tener conto delle perdite che causa al paese. La Casa Bianca s’impegna nel far credere al mondo che è un “embargo” bilaterale senza molto importanza, burlandosi del coefficiente d’intelligenza di milioni di persone che conoscono la verità.
Secondo documenti ufficiali yankee, declassificati, nell’aprile 1960 il Dipartimento di Stato affermava che: “L’unico mezzo prevedibile che abbiamo oggi per alienare l’appoggio interno alla Rivoluzione, è attraverso la delusione e lo scoraggiamento basato sull’insoddisfazione e le difficoltà economiche. Si deve usare tempestivamente ogni mezzo possibile per debilitare la vita economica di Cuba. Negare denaro e forniture per diminuire i salari reali e monetari, allo scopo di causare fame, disperazione e la caduta del governo”.
Tutto una lezione magistrale sui Diritti Umani!
Per realizzare questi desideri, nel gennaio 1962, il presidente USA approvò un Programma di Azioni sotto Copertura per rovesciare la Rivoluzione,in cui pianificava come asse centrale la Guerra Economica e si esprimeva testualmente: “L’azione politica sarà supportato da una Guerra Economica, che induca il regime comunista a fallire nei suoi sforzi per soddisfare le necessità del paese, le Operazioni Psicologiche accresceranno il risentimento della popolazione contro il regime, e quelle militari daranno al movimento popolare un’arma di azione per il sabotaggio e la resistenza armata a sostegno degli obiettivi politici”.
Queste linee di azione sono ancora valide da 52 anni, nonostante non ottenere i risultati attesi e le spese milionarie per gli USA, che si auto proclamano “Campione dei Diritti Umani”.
Da quella data sono molteplici le pressioni contro imprese e paesi che mantengono un commercio regolare con Cuba e una delle più recenti è risultata essere il blocco di un trasferimento bancario per comprare zucchero biologico prodotto da una società cubana.
Per imposizione yankee l’Ufficio delle Sanzioni della City di Londra ha bloccato, il 17 luglio, il trasferimento della società spagnola SODEPAZ, attraverso il messaggio della banca britannica Lloyds Bank. Il trasferimento in questione è pari alla somma di 7250 €.
Dati i reclami pertinenti per rendere effettivo il pagamento del contratto, la banca ha risposto seccamente:
“La sezione di filtro delle sanzioni del Lloyds Banking ha identificato una possibile partita inclusa in una lista di sanzioni. Quindi stiamo trattenendo questi fondi per confermare i seguenti dati:
Si prega confermare la ragione dettagliata e completa del pagamento. Si prega confermare l’origine e la destinazione dei beni in questione. (zucchero) Si prega spiegare che partecipazione cubana vi è in questa transazione. Se lei non si risponde entro 5 giorni, dobbiamo restituire i fondi ed, in alcuni casi, possono essere congelati.
Dopo aver ricevuto la conferma che il contratto era con una società cubana si sono rifiutati di effettuare l’operazione finanziaria, che ha portato danni economici a Cuba.
Questa azione di Guerra Economica ha dimostrato come gli europei, ed il Regno Unito in particolare, agiscono a favore degli interessi USA che sono impegnati a strangolare l’economia cubana, nonostante il poco importo della vendita.
Non è un segreto che la City di Londra è il più grande paradiso fiscale del mondo, eppure s’inchinò alle pressioni USA, il che la dice lunga di come “rispettano i diritti umani” che esigono che altri adempiano.