Un blocco per la pace e libero da sanzioni. La proposta del Venezuela per frenare l'”unipolarismo” statunitense.

L’ambasciatore venezuelano presso le Nazioni Unite, Samuel Moncada, ha affermato che i Paesi dovrebbero lavorare per creare “uno spazio di libertà economica legale“.

Fonte:
Traduzione: GFJ

Samuel Moncada, ambasciatore del Venezuela presso le Nazioni Unite, parla alla stampa a New York, Stati Uniti, il 28 febbraio 2019.
Lev Radin / Legion-Media

L’ambasciatore del Venezuela presso le Nazioni Unite (ONU), Samuel Moncada, ha proposto giovedì (26 maggio 2022, ndt) la costruzione di un blocco di cooperazione libero da misure coercitive e aggressioni unilaterali, come le sanzioni imposte dagli Stati Uniti e dai loro alleati contro decine di Paesi nel mondo.

Dobbiamo lavorare per la creazione di uno spazio internazionale libero da misure coercitive, dove le sanzioni non agiscano, uno spazio di libertà economica legale, dove i Paesi possano esercitare legalmente il loro diritto al commercio, alle transazioni, alla solidarietà, uno spazio internazionale che protegga dalle aggressioni economiche“, ha detto Moncada durante un ampio discorso davanti al Parlamento venezuelano.

Il diplomatico ha proposto che questo blocco di Paesi diventi uno spazio impegnato nella “pluripolarità“, basato sul rispetto del diritto internazionale e sulla “diplomazia della pace“, in modo da poter affrontare diverse aggressioni come quelle subite dal Venezuela negli ultimi anni.

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Señaló que entre la autoproclamación de Guaidó, el 23 de enero de 2019 y el fallido golpe del 30 de abril, estaban previstos planes de invasión desde Colombia, terrorismo, fuertes medidas coercitivas unilaterales y el choque interno que propiciara una intervención multinacional.Imagen
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Al fracasar en los primeros intentos de agresión en mayo de 2019 buscan contratar compañías mercenarias para derrocar al gobierno y la República, comprometiendo a organizaciones como la CIA y la DEA junto al gobierno de Iván Duque, lo que devino en la Operación Gedeón.

Dobbiamo riorganizzarci. Il nostro compito è costruire un blocco di pace e consenso, utilizzando il diritto internazionale e la diplomazia di pace. Ci sono 39 Paesi che stanno soffrendo come noi per l’imposizione di misure coercitive unilaterali illegali, che vogliono farci morire di fame, di asfissia economica”, ha detto Moncada, che ha citato come esempio la Russia, un Paese a cui “stanno applicando le più grandi misure della storia“.

Moncada ha giustificato la proposta sostenendo che “i tempi che ci attendono sono molto difficili” e potrebbero mettere a rischio l’esistenza delle organizzazioni multilaterali, dal momento che, a suo avviso, Washington scommetterebbe sulla loro frammentazione.

“L’ONU è in pericolo”

L’ONU è in pericolo, tutto ciò che è multinazionale è in pericolo perché vogliono imporre l’unipolarismo“, ha detto Moncada, dopo aver assicurato che nell’agenda degli Stati Uniti, della NATO e dei loro alleati non c’è la lotta alla povertà o al cambiamento climatico, ma la produzione di armi e l’imposizione di guerre per i minerali, l’acqua,  gli alimenti e il petrolio.

“Vogliono un ordine mondiale basato su regole che impongono loro, che non è il diritto internazionale, regole che nessuno sa cosa siano e che decideranno per attuare l’unipolarismo degli Stati Uniti, della NATO e dei loro alleati, per sottomettere il mondo con la forza e la coercizione economica”, ha avvertito.

Il diplomatico ha aggiunto che mentre Washington e i suoi alleati sono sempre più uniti, i Paesi minacciati non sono riusciti a trovare uno spazio per affrontare queste azioni. In questo senso, ha deplorato che il Movimento dei Non Allineati (NAM) non stia “compiendo il suo dovere” nello scenario attuale, che a suo avviso mira a provocare un conflitto con la Russia e un confronto diretto con la  Cina.

 

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