Cuba ha nuovamente ospitato i Paesi dell’America Latina e dei Caraibi che compongono l’Alleanza Bolivariana per i Popoli della Nostra America-Accordo Commerciale dei Popoli (ALBA-TCP) per il loro 21° vertice.
Fonte: Kawsachun News
Traduzione: GFJ
L’Avana, il 27 maggio 2022
I capi di Stato e di governo dell'ALBA-TCP si sono incontrati all'Avana il 27 maggio 2022. Foto: Presidencia de Cuba
L’obiettivo principale dell’incontro di venerdì, tenutosi presso il Palazzo della Rivoluzione dell’Avana, è stato quello di condividere strategie di sviluppo comuni e analizzare la situazione politica regionale.
L’ALBA-TCP è attualmente composta da 10 Paesi, dopo la reincorporazione di Santa Lucia nell’ultima edizione di questi vertici, tenutasi anch’essa all’Avana: Cuba, Venezuela, Bolivia, Nicaragua, Antigua e Barbuda, Dominica, Grenada, Saint Kitts e Nevis, Saint Vincent e Grenadine e Santa Lucia.
Il XXI Vertice ALBA-TCP si svolge pochi giorni prima del IX Vertice delle Americhe, che si terrà, tra le incertezze, a Los Angeles, in California, dopo che gli Stati Uniti hanno annunciato che non inviteranno Cuba, Nicaragua e Venezuela all’incontro. Diversi Paesi del continente hanno condannato l’esclusione dei Paesi della regione.
Di seguito il testo della dichiarazione del Vertice che denuncia la discriminazione degli Stati Uniti e dell’OSA.
“L’ALBA-TCP RESPINGE LE ESCLUSIONI E IL TRATTAMENTO DISCRIMINATORIO NEL COSIDDETTO VERTICE DELLE AMERICHE DI LOS ANGELES E RIAFFERMA IL LORO SOSTEGNO AL MULTILATERALISMO, QUALE STRUMENTO PRINCIPALE PER AFFRONTARE SFIDE GLOBALI COMPLESSE E SFACCETTATE ATTRAVERSO L’AZIONE COLLETTIVA”
I Capi di Stato e di Governo e i Capi Delegazione dei Paesi dell’Alleanza Bolivariana per i Popoli della Nostra America – Trattato Commerciale dei Popoli (ALBA-TCP), riuniti all’Avana, Cuba, il 27 maggio 2022, in occasione del suo 21° Vertice:

Dichiarazione finale
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Ratificare il loro impegno a rafforzare l’ALBA-TCP come strumento di unione dei nostri popoli, basato sui principi di solidarietà, giustizia sociale, cooperazione e complementarità economica; con l’autentica integrazione regionale guidata dalla Comunità degli Stati dell’America Latina e dei Caraibi (CELAC); e con i postulati della Proclamazione dell’America Latina e dei Caraibi come Zona di Pace.
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Appoggiare le richieste dei Paesi della Nostra America di concretizzare un cambiamento nelle relazioni emisferiche, sulla base della Carta delle Nazioni Unite e del Diritto Internazionale, compresi i principi di uguaglianza sovrana, non ingerenza negli affari interni, non uso o minaccia di uso della forza, risoluzione pacifica delle controversie e autodeterminazione dei popoli.
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Riaffermano il loro sostegno al multilateralismo, quale strumento principale per affrontare sfide globali complesse e sfaccettate attraverso l’azione collettiva.
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Denunciare le pretese di dominio imperialista sui popoli dell’America Latina e dei Caraibi per mantenere la regione divisa secondo i loro interessi egemonici.
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Rifiutare l’esclusione arbitraria, ideologica e politicamente motivata di diversi nostri Paesi dal cosiddetto Vertice delle Americhe, che si terrà a giugno a Los Angeles, negli Stati Uniti. Tale decisione unilaterale costituisce una grave regressione storica nelle relazioni emisferiche e un oltraggio ai popoli latinoamericani e caraibici.
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Sostenere il diritto di tutti i Paesi del continente a essere invitati e a partecipare a tale evento su un piano di parità e ribadire che il Paese ospitante dell’incontro di Los Angeles non ha alcun diritto di imporre esclusioni o condizioni in violazione della sovranità e indipendenza degli Stati.
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Denunciare il trattamento discriminatorio degli Stati Uniti, paese ospitante del cosiddetto Vertice delle Americhe, nei confronti di numerosi rappresentanti dell’autentica società civile del nostro continente.
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Mettere in evidenza che questo tipo di riunione escludente non contribuisce alla soluzione di nessuna delle urgenti sfide dell’integrazione o delle minacce globali e regionali.
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Sostenere e rendere merito alla posizione coraggiosa e dignitosa assunta dai governi, dagli attori sociali, dalle organizzazioni e dai popoli fratelli del nostro continente, che hanno respinto, in modo schiacciante e in modi diversi, le esclusioni dall’incontro di Los Angeles.
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Rifiutare l’imposizione di misure unilaterali coercitive contro il Venezuela e il Nicaragua e il blocco economico, commerciale e finanziario contro Cuba, in violazione dei principi e degli scopi sanciti dalla Carta delle Nazioni Unite e dal Diritto Internazionale.
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Rivendicare la dignità nazionale dei nostri popoli, basata sul rispetto degli ideali degli eroi nazionali e dei padri fondatori dell’America Latina e dei Caraibi.
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Sostenere gli sforzi genuini per promuovere un dialogo rispettoso, la tolleranza e la coesistenza pacifica e la cooperazione tra i Paesi delle nostre Americhe, senza eccezioni, al fine di trovare soluzioni efficaci ai principali problemi che interessano il nostro emisfero.
L’Avana, 27 maggio 2022.