Cuba e Venezuela: tra riscatto politico e guerra economica

Cuba Socialista e Venezuela Bolivariano da anni hanno intrapreso, una traiettoria di liberazione che è costretta a confrontarsi dentro una condizione di costante pressione da parte dell’imperialismo nord-americano e del neo-colonialismo europeo

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Aggiunte: GFJ

"La troika della tirannia - Cuba, Venezuela e Nicaragua -  sta cominciando a vacillare", secondo le previsioni del falco ed ex consigliere della sicurezza nazionale di Trump (John Robert) Bolton. La storia ha dimostrato il contrario: Cuba, Venezuela e Nicaragua marciano imperterriti verso il socialismo, mentre Trump e Bolton sono scomparsi dalla scena mondiale

La crisi del modo di produzione capitalista sta mettendo in discussione l’egemonia euro-atlantica nel Tricontinente. La cittadella imperialista non sta certo a guardare, e sta scatenando da anni una guerra ibrida contro non solo i propri competitor più “simmetrici” (Cina e Russia), ma – in America Latina – contro le storiche esperienze di transizione al socialismo come Cuba, Venezuela e Nicaragua.

Accanto a questi Stati, in quello che gli USA hanno sempre considerato il proprio “cortile di casa”, un ampio e diversificato fronte progressista attraverso l’intreccio di poderosi movimenti sociali e vincenti coalizioni elettorali sta mettendo in discussione le politiche neo-liberiste, la sudditanza a Washington, e instaura relazioni economiche che vanno oltre la catena del valore euro-atlantica.

La sfida monetaria lanciata al Dollaro e la scommessa di un commercio internazionale sganciato dai centri di potere Occidentali, sta assumendo una valenza continentale in America Latina che torna a volere riaffermare la propria sovranità sulle risorse e prefigurare un modello di sviluppo alternativo a quello che ha dominato il pianeta negli ultimi 30 anni.

Il mondo “multicentrico” non è più solo una tendenza prefigurabile, ma una realtà di fatto, così come il tentativo delle potenze euro-atlantiche di annichilirlo con ogni mezzo: dalla guerra guerreggiata, alle provocazioni diplomatiche, dalla disinformazione strategica alla guerra economica.


Cuba Socialista e Venezuela Bolivariano da anni hanno intrapreso, una traiettoria di liberazione che è costretta a confrontarsi dentro una condizione di costante pressione da parte dell’imperialismo nord-americano e del neo-colonialismo europeo sviluppando forme originali di pianificazione politica dello sviluppo economico dando priorità ai bisogni primari della propria popolazione.

Un sistema crepuscolare, come quello disegnato dal Dollaro – ed in parte dell’Euro – e dai loro circuiti finanziari, sta usando tutte le “armi di distruzione” economica per cercare di far arretrare la sua uscita di scena, riversandoli contro quei paesi che vorrebbe indebolire manipolando i tassi di cambio, l’inflazione e la speculazione.

Sono aspetti fondamentali della guerra monetaria per ostacolare lo sviluppo di un mondo compiutamente multi-centrico.

Pubblicato in Attualità, Cuba, Internazionale

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