Cubani, in tutta la nazione, al richiamo della patria e del suo presidente (+Video)

Cuba si mobilita in difesa della Rivoluzione.

da Granma
Fonte: PCC
Traduzione: GFJ
12 luglio 2021


Anche in mezzo alla situazione epidemiologica molto complessa che tormenta il paese, i cubani di tutti gli angoli del paese hanno espresso con forza il loro rifiuto delle vili aggressioni dei nemici della Rivoluzione per generare il caos sociale.

Le strade di Cuba appartengono ai rivoluzionari e noi le difenderemo.
Ancora una volta la forza del popolo cubano affronta le provocazioni controrivoluzionarie nelle strade dell’Avana.

Non era necessario alzare il grido di “Allarme! I rivoluzionari, spontaneamente, si sono riuniti nel trafficato incrocio di Reina e Prado, molto vicino alla Fontana dell’Indiano, di fronte all’Hotel Saratoga, e vicino al nostro Campidoglio Nazionale, per dare una risposta dignitosa a un gruppo di mercenari, lumpen e controrivoluzionari, al servizio dell’imperialismo yankee, che con vuoti slogan di Libertà, Patria e Vita, hanno cercato di disturbare l’ordine pubblico e scaldare le strade questa domenica nella capitale cubana.
La risposta rivoluzionaria non si è fatta attendere, come quella della cederista (menbro di un Comitato di Difesa della Rivoluzione, CDR, ndt) Maydelis Gutiérrez, il cui abbigliamento ha dimostrato la sua appartenenza alla religione afro-cubana nell’invocazione dell’orisha Oshún, che cantava a squarciagola “Io sono Fidel“.

La cittadina ha detto a Granma che è qui “per difendere la Rivoluzione Cubana a qualsiasi costo necessario, pronta a dare anche il mio sangue e dare loro la risposta che meritano“.
Al suo fianco, Arelys Mesa ha affermato di provare un profondo disagio e un’enorme vergogna nel vedere queste persone unirsi ai nemici della patria e cercare di creare disordine. Non saranno in grado di distrarre il paese dalla lotta contro la pandemia o dal salvare vite, ma siamo mobilitati per scendere in strada a combattere, in modo che il mondo sappia che siamo nati per vincere.

La sindacalista e federata Anierka Fernandez del Monte ha espresso che il movimento sindacale non permetterà mai ai controrivoluzionari di occupare un millimetro delle nostre strade. “Qui siamo i grati di Fidel, Raúl e del nostro presidente Miguel Díaz-Canel, per mobilitarci contro qualsiasi provocazione imperialista, non ci ritireremo, li affronteremo, trionferemo e vinceremo, perché la nostra causa è giusta“.
Dopo il momentaneo disturbo dell’ordine nel percorso davanti all’Hotel Saratoga e al Campidoglio Nazionale, sono stati arrestati diversi provocatori, che hanno resistito all’arresto e aggredito le nostre forze della Polizia Rivoluzionaria Nazionale.

E il fatto è che i nostri nemici non desistono nel cercare di incitare di volta in volta un’epidemia sociale, approfittando della complessa situazione che sta vivendo il nostro paese, derivata dalla grave crisi epidemiologica del COVID-19, che sta devastando il mondo. Nel nostro caso, la situazione è aggravata da un disumano blocco economico, commerciale e finanziario che il governo degli Stati Uniti impone contro Cuba da quasi 60 anni, con il malefico scopo di impedire o ostacolare il più possibile l’arrivo di alimenti, carburante e medicine al paese.

Di fronte a questa difficile realtà, Carlos Arguedo Pérez ha detto a Granma che “non c’è paura tra il nostro popolo, non ha paura, le strade appartengono ai cubani, nessuno deve convocarmi, l’ordine è stato dato, perché sto combattendo per il futuro della nostra nazione, per il futuro della mia famiglia, dei miei compatrioti. L’impero americano non sarà mai in grado di sconfiggerci. Siamo un paese unito e forte.”

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Pubblicato in Attualità, Cuba, Internazionale

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