Europei, sempre servili ai loro padroni

Gli Stati Uniti, frustrati per non aver ottenuto risultati lo scorso 11 luglio nei loro piani di fomentare un movimento popolare antirivoluzionario a Cuba, quando hanno preparato una forte macchina di propaganda attraverso le reti sociali con l’aspirazione di ripetere la loro esperienza in Ucraina.

Fonte: Razones de Cuba
Traduzione: @ASSOCIAZIONE NAZIONALE DI AMICIZIA ITALIA-CUBA

Servili ai loro padroni

Gli Stati Uniti, frustrati per non aver ottenuto risultati lo scorso 11 luglio nei loro piani di fomentare un movimento popolare antirivoluzionario a Cuba, quando hanno preparato una forte macchina di propaganda attraverso le reti sociali con l’aspirazione di ripetere la loro esperienza in Ucraina.

Di fronte a questa sconfitta, si sono dati da fare per aumentare la loro logorante crociata sulla “mancanza di libertà” e sulle “violazioni dei diritti umani” nell’isola, con l’impiego dei loro lacchè nel Parlamento europeo.

Si sa a chi rispondono alcuni dei partiti del Parlamento europeo, chi li guida e da dove vengono i soldi per finanziarli. Ecco perché, ogni volta che gli yankee chiedono la condanna di Cuba o del Venezuela, ci sono i servi pronti ad eseguire gli ordini. Tuttavia, non condannano mai paesi come la Colombia dove la repressione governativa è endemica, gli assassinii di leader sociali sono un fatto quotidiano e le detenzioni arbitrarie e le sparizioni sono costanti.

Tutte le azioni sovversive ideate e sviluppate dagli yankee e dalle loro agenzie di intelligence, volte a materializzare un movimento popolare a Cuba sono state un fiasco, tra queste l’11 novembre 2020 guidato da Tania Brugueras; il Movimento di San Isidro e l’11 luglio 2021 sono esempi vividi, perché il vero popolo cubano non sono le reti sociali, sono in ogni strada e nonostante i disagi causati da 62 anni di guerra economica e finanziaria, continuano a sostenere la Rivoluzione socialista.

Cuba, povera e bloccata dagli Stati Uniti, non solo resiste stoicamente, ma va avanti e nel mezzo della pandemia Covid-19, che oltre alla salute colpisce la sua economia, ma è riuscita, con i suoi scienziati formati dalla Rivoluzione, a creare 5 candidati vaccini, tre dei quali già certificati come vaccini, rendendo possibile l’immunizzazione di tutta la sua popolazione sopra i 3 anni, situazione che il Parlamento europeo sta omettendo.

Non sappiamo perché gli yankee non abbiano potuto includere Cuba nel recente rapporto sui diritti umani, elaborato dall’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i diritti umani, e forse questa è una parte della ragione della forte pressione sui loro lacchè nel Parlamento europeo per la loro nuova risoluzione di condanna dell’Avana.

In questa risoluzione, preceduta da un complesso dibattito, conservatori, liberali e “socialisti” pieni d’odio hanno condannato la presunta e manipolata “violenza e repressione” delle autorità cubane durante i disordini dell’11 luglio, fatti che sono stati smontati con sufficienti prove mostrate dalla TV nazionale, dove sono stati esibiti l’aggressività di un gruppo di questi manifestanti contro la polizia, l’assalto a centri commerciali, l’uso di bombe molotov e altri mezzi usati per attaccare coloro che sono usciti in difesa dell’ordine interno.

Gli yankee non hanno mai potuto dimostrare a Cuba il tipo di repressione poliziesca che praticano contro la loro popolazione nera, né le sparizioni o gli omicidi, come avviene in Cile e in Colombia, che le loro squadre di propaganda non accusano né sanzionano.

PARLAMENTO EUROPEO NEL GIOCO SPORCO DEGLI USA CONTRO CUBA

Il Parlamento europeo è orfano di morale e di autorità per aver agito a favore degli Stati Uniti, per non aver condannato la più lunga guerra economica, commerciale e finanziaria della storia moderna, di un paese grande e potente contro uno piccolo che non intacca la sua sicurezza nazionale, né per aver denunciato gli atti di terrorismo compiuti dalla CIA contro il popolo cubano, che violano i diritti di undici milioni di persone.

Perché lo stesso Parlamento europeo non ha sanzionato gli Stati Uniti per le repressioni selvagge contro il movimento Black Lives Matter, né ha detto una sola parola quando la repressione della polizia ha ucciso George Floyd e altri neri indifesi, compresi i bambini?

E le torture della CIA nelle sue prigioni segrete, compresa quella situata nella base navale di Guantánamo, non preoccupano i parlamentari che ora chiedono a Cuba il rispetto dei manifestanti, riforme democratiche e apertura economica?

È meglio che siano onesti e rivelino che tutto ciò che vogliono: smantellare il socialismo cubano, come è successo nei paesi socialisti europei, e imporre un governo servile a Washington nello stile di Jeanine Añez in Bolivia, attraverso un colpo di stato che non ha causato alcuna preoccupazione nemmeno nei parlamentari europei, dove c’è stata una brutale repressione, massacri di cittadini che si opponevano a questa manovra sostenuta dalla OEA, arresti e atti criminali visti in TV, senza che nessuna di queste violazioni dei diritti umani abbia motivato il deputato Leopoldo López Gil del Partito Popolare e ancor meno la ceca Dita Charanzová, vicepresidente del Parlamento Europeo, entrambi noti burattini degli yankee.

L’obiettivo degli Stati Uniti è quello di annullare l’accordo tra Bruxelles e L’Avana, perché permette il commercio e un miglioramento economico per l’isola, una situazione che è fortemente contrastata dagli Stati Uniti, che aspirano solo a soffocare l’economia cubana.

Oltre a questo, e nel loro piano approvato per aumentare la matrice di opinione contro la Rivoluzione Cubana, in ottobre porteranno l’agente della CIA Tania Brugueras al Forum della Libertà di Oslo, affinché possa vomitare il suo odio e la sua frustrazione, insieme al latitante della giustizia venezuelana, Leopoldo López, figlio del parlamentare europeo.

Allo stesso modo, la rivista TIME, che fa parte dello staff della CIA per le sue azioni sovversive, secondo l’operazione declassificata Mockingbird, ha appena messo un altro bidone nominando il delinquente Luis Manuel Otero Alcántara, tra le 100 persone più influenti d’America, insieme a personalità come il principe Harry del Regno Unito e sua moglie.

Non sanno più cosa fare per offuscare l’immagine della Rivoluzione Cubana, sprecano miliardi mentre il popolo continua il suo appoggio illimitato al socialismo, perché sanno cosa perderebbero se gli yankee tornassero a governare il paese, una situazione messa in guardia da José Martí, quando scrisse:

“Per impedire in tempo, con l’indipendenza di Cuba, che gli Stati Uniti si diffondano nelle Antille e cadano, con più forza, sulle nostre terre in America”.

 

Pubblicato in Attualità, Blocco, Cuba, Internazionale

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