I Paesi latinoamericani si oppongono all’agenda incentrata sull’Ucraina al vertice UE-Celac. Intanto da Cuba invita a partecipare a un vertice alternativo

Il terzo vertice dei capi di Stato e di governo dell’Unione europea (UE) e della Comunità degli Stati dell’America Latina e dei Caraibi (CELAC) si terrà a Bruxelles, in Belgio, il 17 e 18 luglio.

Fonte:
Traduzione e aggiunte al testo: GFJ

Un altro fattore che avrebbe causato irritazione nella regione latinoamericana è stato l’invito a Zelenski a partecipare all’incontro, su richiesta della Spagna, che alla fine si è ritirata.

La preparazione della dichiarazione del vertice ha generato non poche divergenze tra le due parti, poiché i Paesi Celac rifiutano un’agenda incentrata sull’Ucraina, come proposto dai Paesi europei.

Il mese scorso, l’UE ha inviato una proposta di testo per tale dichiarazione in cui includeva diversi paragrafi sul sostegno espresso all’Ucraina, facendo riferimento alle risoluzioni dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, riporta  Euractiv.

Il testo sull’Ucraina era molto equilibrato […] Non c’è nulla di speciale in quello che abbiamo inviato loro“, si sono difesi i diplomatici dell’UE nelle dichiarazioni rilasciate ai media citati.

 Borrell cerca (inutilmente) di far sposare a Cuba la causa ucraina. Foto: L’Avana, il vicepremier cubano Ricardo Cabrisas e Josep Borrell - Ansa

Tuttavia, all’inizio di luglio la Celac ha inviato una controproposta, in cui propone invece che la dichiarazione da approvare durante il vertice faccia riferimento a entrambi i blocchi regionali che sostengono “soluzioni diplomatiche serie e costruttive all’attuale conflitto in Europa“.

Aggiungono che questa soluzione dovrebbe avvenire “con mezzi pacifici“, garantendo la sovranità e la sicurezza di tutti, nonché “la pace, la stabilità e la sicurezza regionale e internazionale“.

Hanno cancellato tutto ciò che riguarda l’Ucraina“, si è lamentato un altro diplomatico europeo vedendo la controproposta della Celac.

Oltre alla dichiarazione, un altro fattore che si dice abbia causato malumori alla Celac è stata l’incertezza sulla partecipazione del presidente ucraino Vladimir Zelenski al vertice, su invito del primo ministro spagnolo Pedro Sánchez.

Lui (Pedro Sánchez) mi ha invitato, ma alcuni leader latinoamericani hanno bloccato l’invito“, ha ammesso Zelenski alla fine di giugno.

“Riparazioni”

La ribellione guidata da Yanga non fu la prima rivolta in "Nuova Spagna" da parte di africani schiavizzati, né tantomeno l'ultima; tuttavia, è una delle più importanti per il successo della resistenza. Foto: Yanga, una prima vittoria contro la schiavitù e il razzismo

Nella bozza di controproposta presentata dalla Celac, i Paesi dell’America Latina e dei Caraibi chiedono agli europei un “risarcimento” per i danni causati dall’occupazione coloniale.

Riconosciamo e deploriamo profondamente le incalcolabili sofferenze inflitte a milioni di uomini, donne e bambini a causa della tratta transatlantica degli schiavi africani“, si legge nella bozza.

Il testo aggiunge il riconoscimento della “necessità di adottare misure appropriate per ripristinare la dignità delle vittime [della tratta transatlantica degli schiavi africani], compresi risarcimenti e indennizzi” per aiutare a sanare la memoria collettiva e a ribaltare le conseguenze del sottosviluppo.

Oltre a ciò, il documento Celac fa riferimento a questioni relative a salute, istruzione, sviluppo culturale e sicurezza alimentare.

UE-Mercosur

L'accordo commerciale tra l'UE e il Mercosur (UE-Mercosur) è in stallo da oltre tre anni, da quando il Parlamento europeo e alcuni Stati membri dell'UE si sono rifiutati di ratificarlo "così com'è" in seguito alle forti mobilitazioni di oltre 400 organizzazioni della società civile su entrambe le sponde dell'Atlantico, che sostengono che l'accordo va contro il pianeta, le persone e il benessere degli animali, e privilegia solo il profitto delle grandi multinazionali europee.

Il testo della controproposta afferma inoltre che entrambe le parti “attendono con ansia la futura firma e approvazione” dell’accordo dell’UE con il Mercato Comune del Sud (Mercosur).

Nel testo è stato anche inserito che la transizione verso un sistema economico più sostenibile deve “tenere conto delle circostanze, dei piani e delle politiche nazionali“.

 

Eroe di Cuba invita a partecipare al Forum dei Popoli a Bruxelles

Fonte:
Aggiunte al testo: GFJ

L’Eroe della Repubblica di Cuba, René González, ha invitato oggi le forze della sinistra mondiale a partecipare al Forum dei Popoli che si riunirà a Bruxelles, il 17 ed il 18 luglio.

L’incontro rappresenta un’alternativa all’incontro dei capi di stato della Comunità degli Stati Latinoamericani e Caraibici (CELAC) e dell’Unione Europea (UE) che si svolgerà contemporaneamente nella capitale del Belgio, ha spiegato l’attivista, uno dei cinque cubani ingiustamente imprigionati negli Stati Uniti nel settembre del 1998.

René González ha sostenuto che il vertice CELAC-UE ha molteplici implicazioni per le relazioni tra Europa e America Latina e che si verifica in un contesto di rottura dell’egemonia planetaria dell’imperialismo statunitense.

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In tal senso, ha invitato personalità, organizzazioni, gruppi di solidarietà con varie cause sociali e contro le politiche imperiali, ad essere presenti nella capitale belga per concordare azioni che riducano gli enormi divari tra i paesi del cosiddetto Primo Mondo e quelli latinoamericani e caraibici.

“Cumbre de los Pueblos 2023” su Twitter (cliccare)

Pubblicato in Attualità, Internazionale

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