Madrid. Incontro ravvicinato tra fascisti. E c’è chi ancora li chiama oppositori!

Il leader eterodiretto dell’opposizione cubana, Yunior García Aguilera, pellegrino dai fasci rifugiati in Spagna

Leopoldo López e Yunior García Aguilera, quei facisti “pacifici” che si preoccupano di Cuba in Europa.

Il drammaturgo cubano Yunior García Aguilera ispiratore delle fallite manifestazioni del 15 novembre a Cuba si trova in Spagna, ma non immaginerete mai chi è andato a trovare.
Ebbene sì Yunior Garcia Aguilera nel suo viaggio turistico in Spagna ha incontrato un altro “patriota” che come lui è fuggito dal suo paese. Il drammaturgo ha incontrato il profugo della giustizia venezuelano Leopoldo López, capo del partito di estrema destra Voluntad Popular, amico e manipolatore dell’autoproclamato presidente Juan Guaidó e promotore delle proteste del 2014 contro il governo di Maduro. Era prevedibile, l’uno e l’altro sono la stessa cosa, ovvero operatori politici dei piani imperiali previsti per la regione.

Leopoldo Lopez fu condannato l’11 settembre 2015 alla pena di 13 anni e 9 mesi di reclusioni dal Tribunale del Venezuela quale responsabile per violenze del 2014 che si prefiggevano di sovvertire il governo che terminarono con la morte di 43 persone e con centinaia di feriti. López è stato condannato per Istigazione pubblica, associazione a delinquere, danno alla proprietà, incendio.

Il 30 aprile 2019 mentre si trovava agli arresti domiciliari Leopoldo López abbandonava la sua casa per partecipare al tentativo di colpo di stato contro il governo di Nicolas Maduro compiuto da alcuni militari che tentarono di occupare la base militare “La Carlota” di Caracas. Il tentativo di colpo di stato fallì miseramente perché la maggior parte dei militari che avevano partecipato all’operazione si resero conto di essere stati presi in giro. Infatti ai militari coinvolti non era stato detto di occupare la base militare ma di andare a sedare una rivolta in un carcere. Dopo essersi resi conto dell’imbroglio lasciarono i pochi disertori soli.

Leopoldo López e la moglie si rifugiarono prima nell’ambasciata del Cile poi in quella della Spagna. Da quest’ultima poi furono trasferiti nel paese iberico dove gli fu concesso loro asilo politico.

Così il drammaturgo cubano Yunior García Aguilera va a trovare il profugo della giustizia venezuelano Leopoldo López confermando una volta ancora che le manifestazioni che avrebbero dovuto portare in piazza migliaia di persone per dare, secondo lui, il colpo finale al governo rivoluzionario cubano non erano frutto di spontaneità ma erano dirette dall’estero. Inoltre credo proprio che  non abbia mai avuto intenzione di manifestare ma le evocate proteste erano solo il pretesto per ottenere un visto turistico per abbandonare Cuba e recarsi ad abbracciare l’altro “patriota” ed amico venezuelano.

Comunque qualunque siano stati i motivi per cui Yunior abbia messo in scena questa macabra sceneggiata il drammaturgo non mi mancherà, quindi buona fortuna Yunior ora che ti trovi in uno di quei paesi di cui tanto tu agogni la democrazia.

Pubblicato in Attualità, Cuba, Internazionale

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