Videomessaggio da Gaza di un medico palestinese laureato a Cuba

«Il gesto drammatico dei genitori di Gaza: Scrivono i nomi sulle gambe e sulla pancia dei loro figli, nel disperato tentativo di assicurare la loro identità dopo un possibile attacco aereo. Foto: corpi di bambini palestinesi uccisi dall’esercito di occupazione israeliano

di GRACIELA RAMIREZ, giornalista argentina residente a Cuba.
Traduzione e aggiunte: GFJ
27 ottobre 2023


Ho conosciuto il giovane palestinese Fayez Abed nel 2013, quando era appena arrivato a Cuba e parlava a malapena lo spagnolo. Alto, allegro, con grandi e bellissimi occhi e sempre sorridente, come tutti i suoi compatrioti, era impegnato per la sua amata Palestina e per le cause giuste.

Fayez Abed si laureò alla Scuola Latinoamericana di Medicina di Cuba nel 2019. Da lì non lo rividi mai più.

Sangue palestinese per i bambini cubani nella Giornata della medicina latinoamericana. L'Avana, 3 dicembre 2022 - Nel secondo giorno della commemorazione del 55° anniversario della fondazione del Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina, si tenne una banca del sangue presso la Scuola Latinoamericana di Medicina (ELAM).

Domenica un altro medico palestinese, il dottor Watan, lo ha identificato in un video dell’ospedale mentre stavano trasportando una barella con dei feriti. In quel momento non l’ho riconosciuto.

Oggi riceviamo il suo messaggio inviato nelle prime ore di martedì mattina da un ospedale di Gaza prima del collasso del sistema sanitario.

È lo stesso Fayez che mi diceva “prof o madre”. Il suo bel viso non sorride più.

Questo è il suo messaggio a Cuba e al mondo.

«Sono il dottor Fayez Abed, laureato del progetto ELAM-Cuba nel 2020, attualmente lavoro presso l’ospedale clinico chirurgico Al-Awda, nella Striscia di Gaza. Dalla mia trincea di medico qui in ospedale, oggi martedì 24 ottobre 2023.

In questo primo mattino sto inviando attraverso questo messaggio la mia testimonianza al mondo intero, in particolare ai miei compagni e alle mie compagne di Cuba.

Quello che sta accadendo oggi nella Striscia di Gaza è una pulizia etnica in tutti i sensi, è un genocidio del popolo palestinese, dopo 18 giorni di bombardamenti continui giorno e notte, il numero dei martiri uccisi è in aumento, 400 civili vengono uccisi ogni giorno nella Striscia di Gaza.

L’esercito di occupazione israeliano ha minacciato di bombardare il nostro ospedale per quattro volte e non siamo sorpresi dopo i massacri che questo regime criminale ha commesso, ma abbiamo deciso di sfidare questo regime e di rimanere sul nostro posto di lavoro per servire i feriti e salvare vite umane.

Abbiamo bisogno del vostro sostegno per continuare a lottare e per rimanere saldi nella nostra terra, abbiamo bisogno di rifornimenti e di brigate mediche per rafforzare la nostra resistenza, finora non abbiamo ricevuto nulla.

Resisteremo saldi sulla nostra Terra.

Viva la Palestina libera

Lunga vita alla lotta del popolo palestinese

Morire per la patria è vivere

¡Patria o Muerte. Venceremos!»


Pubblicato in Attualità, Cuba, Internazionale

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