La profezia di Chávez del 2006 sui BRICS si sta avverando (+VIDEO)

Hugo Chavez, presidente del Venezuela, alle Nazioni Unite, New York, 20 settembre 2006.
Spencer Platt / Gettyimages.ru

Kim Dotcom ha dato ragione a Hugo Chávez. L’imprenditore/attivista tedesco ha rievocato il video dello storico discorso che il defunto leader venezuelano tenne nel 2006, durante la 61ª Assemblea generale delle Nazioni Unite (ONU).

Fonte:
17 giugno 2023
Traduzione e aggiunte: GFJ
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VIDEO: Storico discorso del Comandante Hugo Chávez alle Nazioni Unite, 20 settembre 2006

In quell’occasione, Chávez annunciò che i Paesi sovrani e indipendenti dagli interessi statunitensi si sarebbero ribellati all’imperialismo USA per cambiare il modello di dominio imposto al mondo. In questo senso, Dotcom collega l’opinione del politico venezuelano al nuovo ordine mondiale che si sta costruendo attraverso i BRICS.

Ieri il Diavolo è venuto qui, ieri il Diavolo era qui, proprio in questo posto. Puzza ancora di zolfo!” Hugo Chávez Frías, dal discorso alle Nazioni Unite, New York, 20 settembre 2006.

Hugo Chávez aveva ragione (…) BRICS+ è emerso“, ha dichiarato Dotcom in un tweet che mostra un frammento dello storico discorso del leader latinoamericano a New York, ricordato anche per la frase: “Ieri il Diavolo è venuto qui, ieri il Diavolo era qui, proprio in questo posto. Puzza ancora di zolfo!”, riferendosi all’allora presidente degli Stati Uniti, George Bush.

Nel video Chávez mette in evidenza la ribellione e l’insurrezione dei Paesi che non vogliono sottomettersi agli Stati Uniti e che manifestano a favore di un mondo multipolare, alla ricerca di un giusto equilibrio per l’umanità, che ponga fine al dominio di Washington e alla sua dipendenza dal dollaro.

 Chávez. Il capostipite del mondo multipolare (+VIDEO)

Ho l’impressione, signor dittatore imperialista, che lei vivrà il resto dei suoi giorni come un incubo, perché ovunque lei guardi, noi emergeremo, quelli di noi che si sollevano contro l’imperialismo statunitense, quelli che gridano per la piena libertà del mondo, per l’uguaglianza dei popoli, per il rispetto della sovranità delle nazioni. Sì, ci chiamano estremisti, ma siamo insorti contro l’impero, siamo insorti contro il modello di dominio“, ha ricordato Chávez in quell’occasione.

[…] Il governo di questo Paese, degli Stati Uniti, non vuole la pace, vuole imporre il suo modello di sfruttamento e saccheggio e la sua egemonia su di noi fino alla guerra, questa è la piccola differenza. Dice di volere la pace, e cosa sta succedendo in Iraq, e cosa è successo in Libano e in Palestina, e cosa è successo in cento anni in America Latina e nel mondo, e ora le minacce contro il Venezuela, le nuove minacce contro l’Iran? Hugo Chávez Frías, dal discorso  alle Nazioni Unite, New York, 20 settembre 2006.

Dopo aver pubblicato questo messaggio, Dotcom ha risposto al commento di un altro utente sulla crisi che il Venezuela ha affrontato nell’ultimo decennio, affermando che l’economia venezuelana “è stata distrutta da coloro a cui non piaceva ciò che i leader venezuelani potevano affermare sull’impero statunitense“.

Hanno nazionalizzato tutto per sbarazzarsi delle multinazionali statunitensi che stavano rubando le vaste risorse naturali del Venezuela. Prendere una posizione di principio contro l’impero statunitense ha avuto un costo. Ma in un mondo multipolare il Venezuela può prosperare“, ha concluso l’attivista.

Abbiamo parlato di Cuba, siamo arrivati dall’Avana, siamo arrivati dall’Avana felici. Siamo stati lì per diversi giorni e lì potete vedere la nascita di una nuova era, il Vertice del Gruppo dei 15, il Vertice del Movimento dei Non Allineati, con una risoluzione storica, un documento finale. Non fatevi prendere dal panico, non lo leggerò tutto, ma ecco un insieme di risoluzioni prese in aperta discussione e con trasparenza, da più di 50 capi di Stato. L’Avana è stata la capitale del Sud per una settimana. Abbiamo rilanciato il Gruppo dei Non Allineati, il Movimento dei Non Allineati, e se c’è una cosa che posso chiedere a tutti voi compagni, fratelli e sorelle qui presenti, è di impegnarci a fondo per rafforzare il Gruppo dei Non Allineati, che è molto importante per la nascita della nuova era, per evitare l’egemonia e l’imperialismo. Inoltre, sapete che abbiamo nominato Fidel Castro presidente del Gruppo dei Non Allineati per i prossimi tre anni e siamo sicuri che il compagno presidente Fidel Castro porterà il testimone con grande efficienza. Per coloro che volevano che Fidel morisse, beh, sono stati frustrati e saranno frustrati perché Fidel è di nuovo in uniforme verde oliva e ora non è solo il Presidente di Cuba ma anche il Presidente del Gruppo dei Non Allineati.” Hugo Chávez Frías, dal discorso alle Nazioni Unite, New York, 20 settembre 2006.

Pubblicato in Attualità, Cuba, Internazionale

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