Il Dipartimento di Stato USA ha reso noto ieri il rapporto sul terrorismo e ha mantenuto Cuba nell’elenco spurio e pretestuoso delle nazioni che sponsorizzano il terrorismo.
Il popolo cubano è stato vittima del terrorismo dei governi statunitensi che si sono succeduti, compresa l'esplosione di un aereo in volo. Foto: Ricardo López Hevia
L’amministrazione di Joe Biden ha pubblicato questo martedì il Rapporto degli Stati Uniti sul Terrorismo e ha mantenuto, nella lista spuria, la designazione di Cuba come Stato sponsor del terrorismo.
Il vero scopo di calunniare l’isola come “terrorista è quello di giustificare il blocco illegale degli Stati Uniti contro Cuba“, ha condannato la Rete Nazionale di Cuba sul suo account Twitter, in cui afferma che questa politica è sempre più ripudiata nel Paese.
L'amministrazione Biden non mantiene le promesse e decide di lasciare Cuba nella lista unilaterale e diffamatoria degli Stati Uniti degli sponsor statali del terrorismo. Foto: Internet.
È stata l’amministrazione di Ronald Reagan, nel 1982, a includere per la prima volta le Cuba in questa lista; nel 2015, l’amministrazione di Barack Obama l’ha esclusa e poi, nella sua ultima settimana di mandato, e pochi giorni prima dell’insediamento di Joe Biden, l’ex presidente Donald Trump ha reinserito Cuba in questo catalogo imperiale, il 12 gennaio 2021.
Biden ha ratificato quella condizione e ora lo fa di nuovo, anche se in campagna elettorale aveva detto che avrebbe annullato l’inasprimento delle sanzioni di Trump e sarebbe tornato alle politiche di normalizzazione dell’amministrazione Obama, ma non ha dato seguito.
Né l’amministrazione Reagan, né quelle che l’hanno seguita, né quella attuale hanno mostrato prove di tali “atti”. Cuba non ha alcuna politica terroristica; ha sempre preso una posizione netta contro questo flagello. Ciò che Cuba invece ha subito in maniera copiosa sono gli effetti del terrorismo, sponsorizzato, appunto, da quel governo che si arroga il diritto di accusarlo.
L’attentato all’aereo della “Cubana de Aviaciòn” del 6 ottobre 1976 che costò la vita a 73 persone. (leggi)
Dal 1959, il popolo cubano è stato vittima del terrorismo di Stato da parte dei governi statunitensi che si sono succeduti, includendo l’esplosione di un aereo in volo, l’invasione del proprio territorio, la guerra biologica e l’atto più flagrante di violazione dei diritti umani, un blocco che tenta di affamare e sconvolgere la popolazione di una nazione.
Cuba, invece di esportare armi in tutto il mondo, ha una lunga storia di internazionalismo sanitario in tutti gli angoli del pianeta. Perché un Paese che diffonde salute in tutto il pianeta viene additato come Stato sponsor del terrorismo? Non è forse un atto di terrore negare a un popolo la possibilità di acquistare ossigeno nel bel mezzo della pandemia COVID-19, come hanno fatto gli Stati Uniti con Cuba?
La verità l’ha detta il leader storico della Rivoluzione cubana, Fidel Castro Ruz, il 17 maggio 2005: “Il terrorismo nella sua concezione più moderna e drammatica, con il supporto di mezzi tecnici sofisticati e di alti esplosivi, è stato creato e sviluppato dagli stessi governanti degli Stati Uniti per distruggere la nostra Rivoluzione“.
Gli Stati Uniti non hanno alcuna posizione morale per accusare Cuba. Hanno soffitto di cristallo.