Haiti, situazione disperata. “No al dispiegamento di forze straniere”

HAITÍ: PER 200 ANNI, OGGETTO DELL’ODIO E DELLA RAPINA DELLE POTENZE

Russia e Cina rifiutano il dispiegamento di forze straniere ad Haiti

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Traduzione e aggiunte: GFJ

Jovenel Moïse, il primo a sinistra

A due anni dall’assassinio dell’ex presidente Jovenel Moïse. Il vice ambasciatore russo alle Nazioni Unite avverte che l’intervento straniero ha fatto più male che bene ad Haiti.

I rappresentanti diplomatici di Russia e Cina hanno espresso scetticismo al Consiglio di Sicurezza dell’ONU sul dispiegamento di una forza internazionale ad Haiti, secondo quanto riportato dai media venerdì.

Alcuni considerano una forza multinazionale come una panacea, quando la storia dimostra che tali interventi stranieri hanno fatto più male che bene ad Haiti“, ha dichiarato il vice ambasciatore russo, Dmitri Polianski.

In questo senso, il diplomatico ha invitato ad ascoltare altre voci ad Haiti che sostengono altre alternative nel mezzo della grave crisi di sicurezza che la nazione caraibica sta vivendo.

Le dichiarazioni fanno seguito all’appello del Segretario generale delle Nazioni Unite António Guterres per la formazione immediata di una forza militare straniera per combattere le bande armate.

Non si tratta di una missione politica o militare dell’ONU, ma di una robusta forza multinazionale, dispiegata dalla comunità internazionale e che agisca fianco a fianco con la polizia haitiana“, ha detto Guterres.

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Da parte sua, l’ambasciatore cinese, Zhang Jun, ha sollecitato un’analisi più approfondita della situazione per proporre altre iniziative, osservando che gli haitiani devono decidere del proprio destino.

Abbiamo sentito molti discorsi di sostegno a questa forza, ma nessun Paese ha annunciato azioni concrete, quindi sembra che saranno necessari studi più approfonditi prima di poter avanzare una proposta valida“, ha affermato l’ambasciatore cinese .

Lo scorso ottobre, il governo haitiano, guidato dal Primo Ministro Ariel Henry, ha chiesto assistenza attraverso una forza multinazionale. Finora nessun Paese si è offerto direttamente di guidarla.

Mercenari colombiani

Le discussioni del Consiglio di Sicurezza del giorno precedente hanno coinciso con il secondo anniversario dell’assassinio dell’ex presidente haitiano Jovenel Moïse, ucciso il 7 luglio 2021 da un commando di mercenari pesantemente armati, per lo più colombiani, che ha aggravato la crisi globale che sta affrontando la nazione caraibica.


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